AGGIORNAMENTO 21/05/2020:
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DECRETO RILANCIO (Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34) recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19".
Superbonus del 110% per i lavori in casa: ecco come ottenerlo da luglio Pronta la norma del governo che premia caldaie a condensazione, pompe di calore, pannelli solari, isolamento termico, prevenzione antisismica
Ecobonus al 110% da luglio
Il governo ha intenzione di introdurre il superbonus nel decreto maggio che dovrebbe arrivare fra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, con la partenza operativa per il superbonus già dal luglio 2020 e fino al dicembre 2021, in modo da sfruttare così in pieno anche le deroghe al patto di stabilità concesse dalla commissione Ue (per ora fino al dicembre 2020 ma suscettibili di probabile estensione al 2021). Alla norma - che può diventare un vero bazooka per gli interventi edilizi privati - ha lavorato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro, e il testo è ormai definitivo, almeno nell’impianto fondamentale.
Via libera alla cessione del credito di imposta per condomini e famiglie
Ma non è solo nel superbonus la novità che il governo prepara con il decreto maggio per i bonus casa. La novità più importante è la possibilità data a condomìni e famiglie di incassare subito il credito di imposta maturato evitando di pagare l’anticipo per i lavori svolti. È infatti ammessa sempre la cessione del credito di imposta «ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari» banche o anche alle imprese e ai fornitori che realizzeranno i lavori con una formula nuova che prevede «un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito di imposta , con facoltà di successiva cessione del credito». Anche in questo caso, quindi, l’impresa potrà applicare lo sconto sulla fattura e poi cedere il credito di imposta a una banca o ad altro intermediario finanziario.
Questo meccanismo varrà anche per tutti gli altri crediti di imposta al 50 e al 65 per cento per interventi di ristrutturazioni semplici e per interventi di risparmio energetico minori, come il cambiamento degli infissi. Resta la possibilità per le famiglie di incassare il credito di imposta nei cinque anni successivi all’intervento presentandolo in dichiarazione di redditi o in compensazione.